Tityre

Tra i boschi immersi nel sonno notturno o flagellati da dure tempeste, o ancora, sotto le ampie fronde di un faggio o alla fievole luce di una lampada a petrolio che illumina pagine ingiallite, si snodano episodi che ripercorrono una storia che inizia nel mondo antico di Alcmane e Virgilio e che interpretano la passione degli autori per la letteratura e il desiderio di trasporre in forma musicale passaggi suggestivi di alcune tra le opere più significative di tutti i tempi e liriche di autori contemporanei.

L’idea di questa musica era nata, per prima cosa, a scuola. Per la scuola. I brani raccontano un percorso di vita e di lavoro originariamente iniziato lì, nelle aule dove si provano i copioni teatrali per gli spettacoli realizzati con i giovani attori, dove si fondono tensione ed eccitante trepidazione in attesa della scena. Così, in un ambiente di lavoro emozionante, ma delicato, ci si trova per necessità ad operare con due diverse esigenze: innanzitutto il compito educativo, e pratico, di gestione delle canzoni e delle arie di scena per gli spettacoli destinati ad essere interpretati anche dagli studenti; d’altra parte non si vuole, con questo, rinunciare del tutto al forte bisogno interiore di esprimere in musica le suggestioni che trasmette l’incontro con testi tanto ricchi di storia e di significato.

La lettura del testo suggerisce idee che si saldano ad un ricordo o ad un’emozione, un riverbero di qualcosa che è rimasto nella mente e che affiora talvolta, all’improvviso, con la sua prepotente intensità. L’idea originaria di Dormono le cime dei monti nasce, per esempio, dinnanzi allo scenario maestoso delle Dolomiti trentine, tra la corona di creste rosate che circondano la Val di Fassa e le austere ma incantevoli seduzioni delle balze attorno al Passo di San Pellegrino.

 Così sono nate le canzoni che compaiono in questa raccolta. Rimembranze occasionali o sentimenti radicati nella memoria si fondono con lo studio appassionato e profondo del testo letterario, il desiderio di creare e quello di comunicare le emozioni avvertite e sperimentate, l’amore per la letteratura e la passione per la musica e l’insegnamento. 

Francesco Rossi

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